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LE CENTO STORIE DEL LIMONE DELL’ASSURDO E DEL GROTTESCO E DELLA VERITA’ CHE SI CONCLAMA

QUEL CONFLITTO TRA I DUE GAZZETTIERI CHE DISTRUGGE

LA PRIMA STORIA

Il pensiero che distrugge era cominciato, nella testa di Bruno Ruffolino, gia’ nel lontano 1992 e aveva
preso, questo pensiero, le sembianze di un germe che scava e poi scava fino a mangiare il cervello.
Ma questo stesso pensiero, identico nel suo sviluppo pernicioso, aveva colpito anche Ettore Guastallo’. In quell’anno dunque iniziava il conflitto tra i due gazzettieri. Una vicenda psicoanalitica
davvero interessante che si sarebbe dovuta concludere, secondo il germe, essere monocellulare estremamente intelligente, alla fine del 2015, lasciando, ovviamente, nella testa dei gazzettieri, un danno incalcolabile. Una devastazione mentale dentro il gioco di un tandem che accresceva la sua potenza con il passare del tempo. L’equazione rendeva lampante i terribili risultati essendo passati la malefica bellezza di 23 anni!!  Durante tutto questo tempo il pensiero che distrugge si modificava ciclicamente dentro il vortice evolutivo programmato dalle circostanze. In principio, lavorando insieme per un circuito radiofonico, i due gazzettieri si erano alleati. In quel primo anno appunto il loro pensiero si dirigeva contro i loro editori e i loro colleghi di lavoro. Il pensiero che distrugge gli aveva dato la certezza che il loro successo professionale si sarebbe realizzato al costo pero’ di pensare, istante per istante, e di fantasticare, istante per istante, alla morte e alle dinamiche di morte dei loro editori e colleghi di lavoro. Impossibile capire come diavolo potevano, affaccendati nel loro lavoro di gazzettieri, a pensare e a fantasticare, istante per istante. E’ certo pero’ che, grazie a questo
duro allenamento, negli anni a seguire il loro pensiero che distrugge fluiva e perfettamente si amalgamava alle loro azioni quotidiane della vita. Dal 1992  al 1997, qualche volta insieme, altre volte da soli ma sempre raccolti in una vera preghiera da seduta spiritica, i due gazzettieri cosi’ pensavano e cosi’ fantasticavano:”Bastardo!! Crepa bastardo!! Quando Crepi bastardo!!”. Oppure, nel caso di scene piu’ articolate:” Si,si….lo faccio avvicinare di sotto…e poi lo butto dal balcone….finira’ come una frittata.” O ancora:” Lo vedo seduto da qualche parte e gli dico alzati bastardo…no, lui si
avvicina e gli dico vaffanculo…vaffanculo! E poi gli spacco una bottiglia in testa.” Uno dei loro editori di riferimento era un certo Riccardomoltoinetto, un individuo inutile come il suo nome lungo lungo. Anche lui votato alla morte nei sogni dei gazzettieri. Questo individuo, un giorno, si intromette prepotentemente in una loro discussione:

L’inutile:”Ma voi che pensate del giornalismo?”.
Ruffolino:” Bo’,che ne so…..”.
Guastallo’:”Bo’, che ne so….”.
L’inutile:”A si, pure io lo devo dire….bo’ che ne so..”.
Ruffolino:” Ma noi faremo carriera vero? Diventiamo famosi…vero?”.
Guastallo’:”Si,si…intanto ascoltano la nostra voce ma presto tutti ci vedranno in televisione”.
Ruffolino:”Eh…eh”. Sorride, tutto contento.
L’inutile: “Eh..eh..eh..”. Ma senza sorridere. Appare sfiduciato. Non vorrebbe fare l’editore, spera sempre di comparire in televisione.
Ruffolino:” Ma se non riesco a sfondare io so cosa dire, anzi gridare ai quattro venti…diro’ che non ho
sfondato perché io….IO.. credevo nel vero giornalismo…”.
Guastallo’:” E’ vero!  Si..nel vero giornalismo…ma vedrai che sfondiamo lo stesso…”.
L’inutile infervorato come ad alzare la sua bandiera di battaglia:” Ale’, ale’, nel vero gionnalismo”.
Ha perso la R……
Ruffolino:” Giornalismo, giornalismo…non gionnalismo..”.
Guastallo’:”Giornalimo….giornalismo…”.

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